Scrivere ciò che si conosce…

Ogni scrittore di narrativa sa che, prima ancora di apprendere i trucchi del mestiere, dovrà rispettare la prima grande regola per chiunque si cimenti a riempire di parole un foglio bianco: scrivere ciò che si conosce. Un assunto, questo, perfettamente ragionevole e di buon senso che funge anche da ottimo punto di partenza per la creazione di trame, ambientazioni e personaggi. Così come Annie Ernaux, l’ultima premio Nobel per la letteratura, ha raccontato nel suo Les Années la sua storia personale con l’obiettivo – centrato ampiamente – che diventasse una storia collettiva, ogni scrittore auspica che le proprie esperienze, descritte come tali o trasfigurate per scopi narrativi, riescano a generare emozioni nei lettori e diventino così, in qualche maniera, indimenticabili. Per far questo, oltre alla conoscenza precisa di ciò che si intende raccontare – ogni buon scrittore conosce la fine del proprio romanzo molto prima di iniziare a scrivere il primo capoverso – c’è qualcosa che in un certo senso anticipa, e dà senso, al processo narrativo stesso. Se dovessi definire questo qualcosa lo chiamerei senz’altro passione.

È la mia passione per la vita ad aver scritto i miei romanzi. Con il primo, una volta terminato e dato alle stampe, ho compreso che ogni termine adoperato, ogni personaggio di cui ho delineato i contorni, ogni teatro degli avvenimenti che ho descritto, è nato prima di tutto all’interno del mio cuore. Sono immagini, principalmente, quelle che ho messo su carta. Immagini che ho avuto davanti agli occhi per qualche istante o per anni, da bambina o da adulta; immagini che corrispondono a luoghi e persone che hanno marcato la mia esistenza in maniera indelebile e che poi io ho trasformato in parola.

Guardandomi indietro, trovo che molto di ciò che più ha catturato le mie emozioni negli anni – gli affetti personali in primis – sia finito tra le pagine dei miei primi due libri. Passioni organiche, personali, nate dall’esperienza vissuta e non create di sana pianta per un incarico di scrittura. Passioni che ho voluto condividere con chiunque abbia voglia, o interesse, di conoscere la storia di una donna che ha fatto del benessere e della buona salute, sua e del prossimo, una ragione di vita.